La patria è il luogo dove si nasce. Non è una scelta: è un dato immodificabile.
Dalla fine dell’Ottocento, questo concetto cambia, la patria diventa il luogo dove si prova a costruire la propria vita o dove si cerca di avere una seconda chance. La patria è così un’idea per cui vale la pena battersi e impegnarsi, è il luogo e lo spazio per il quale si sente di essere parte essenziale, dove si hanno gli amici.
La patria accende le passioni, la fantasia; innalza i conflitti, accende gli animi. Ma è anche il luogo che coinvolge, che chiede l’impegno a chi a lungo è stato marginale, che chiama “a raccolta” nei momenti del bisogno. Come cambia il lavoro quando la patria chiama?
Di seguito, Paolo Rumiz ci racconta la sua idea di patria:
Tutto per la Patria!
Propaganda e prestiti di guerra
Lo Stato e i principali istituti di credito, facendo leva sul sentimento di patria, chiedono alla popolazione uno sforzo immane: contribuire alla sostenibilità della guerra durante un conflitto che distrugge famiglie, beni e risorse. Oggi ci resta, di quello sforzo di propaganda, l’interpretazione degli artisti e un linguaggio che dà fondo al patetismo più spinto pur di ottenere lo scopo.
Guarda la photogallery:
Di seguito, tre approfondimenti che affrontano il tema da angolazioni differenti.
Nel primo percorso ci chiediamo che cos’è la patria e che cosa significa sentire di appartenervi; nel secondo percorso proponiamo un viaggio nella musica, tra le note musicali un linguaggio che ha avuto un ruolo di rilievo nella dare forma a un sentimento e alla memoria di un “vissuto” collettivi. La patria, tuttavia non è un dato della Prima guerra mondiale, bensì un risultato e un processo. L’idea di nazione che inizia a prendere forma nel corso dell’Ottocento e in specifico nel caso italiano segnato dalla retorica risorgimentale: musica, parole, simboli, eroi popolari e che riprende e ripropone il farsi degli italiani, la partecipazione e la costruzione dell’identità nazionale attraverso l’esperienza del volontariato, del patriottismo democratico e di Giuseppe Garibaldi, la figura che è tornata a popolare la mente di tutti nella storia italiana ogni volta che si è trattato di combattere per la libertà.
Aver condiviso esperienze, aver vissuto insieme la paura, il freddo, il cibo, il tempo. L’esperienza della prima guerra mondiale e la sua memoria diventano uno dei veicoli in cui si costruisce un sentimento condiviso, fatto di emozioni comuni.
Un’esperienza che dà senso e contenuto alle parole.

L’idea di patria nella storia di un paese che prende consapevolezza di sé con lentezza e con incertezza tra Ottocento e Novecento e che solo nell’esperienza della guerra matura ciò che quell’idea chiede: l’onore, la disciplina,la bandiera del reggimento, il giuramento militare…
Scarica gli ebook:

I kit didattici di Scuola di cittadinanza Europea offrono a studenti e insegnanti la possibilità di approfondire temi attuali e di interesse per la ricerca scientifica attraverso risorse on-line e multimediali, attività laboratoriali, quiz appositamente confezionati soddisfare le curiosità dei ragazzi e ampliare le proprie conoscenze.