Partecipazione

Contestualmente al discorso sulla sostenibilità sociale, sulle sue cause e le sue implicazioni profonde, il concetto di partecipazione assume un ruolo cruciale perché proprio la sua mancanza – o la sua debolezza – inficia la possibilità per ciascuno di accedere a uguali opportunità e manifestare la propria libertà nel volere, nello scegliere e nell’impegnarsi rispetto a un sistema di valori.

In questo senso, partecipazione può avere molti significati: partecipare, infatti, vuol dire votare alle elezioni, leggere un giornale, far parte di un’associazione, aderire a una protesta, ma, anche, essere nelle condizioni di optare per il consumo di determinati prodotti rispetto ad altri, operando una scelta ragionata, consapevole e libera. Essere consapevoli riguardo al proprio stile di vita può essere considerato il grado zero della partecipazione che si innesta, intesa in questo senso, sulla conoscenza: conoscere le opzioni disponibili e comprenderne le conseguenze, infatti, è la conditio sine qua non risulta impossibile partecipare.

Partecipazione, consapevolezza e conoscenza sono quindi indissolubilmente legate, al punto che, al fine di diminuire le disuguaglianze che ancora permeano diffusamente sistemi politici e sociali in molte parti del mondo, è sicuramente necessaria una maggiore apertura al coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche, ma, anche, una più forte consapevolezza delle scelte considerate come “private”, così come delle loro implicazioni, sia per l’individuo, sia per la collettività di cui è parte. Partecipare significa anche, quindi, investire in un percorso formativo che accompagni il cittadino a maturare gli strumenti per esercitare le proprie libertà e i propri diritti in un contesto comunitario.

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